CHI C’E’ DIETRO AI FORNELLI?
Persone consapevoli che gran parte della preistoria e della storia della civiltà umana è stata scritta dietro ai fornelli. Dal crudo al cotto. Dall’arrostito al bollito, dalla graticola di terracotta alle pentole di bronzo, a quelle anti aderenti ogni passaggio ha segnato pratiche di relazioni col cibo che hanno sempre prodotto varianti di teorie sul valore dell’alimentazione. “L’uomo è quel che mangia” Feuerbach.
Persone consapevoli che anche ogni forma d’arte è sbocciata intorno ai bisogni e ai desideri d’alimentarsi. Cosa raccontano le pitture sulle pareti delle caverne? Non rimandano al cibo le scene di caccia dipinte sulle pareti della Grotta di Lascaux, ma anche quelle più vicine a noi della Grotta dei cervi a porto Badisco?
E non è poi così difficile immaginare le musiche e le danze che zampillavano intorno a quei segni che ancora oggi grondano di mistero. E’ necessario ricordare quanto accadeva durante i sacrifici agli dei nel corso delle feste del V secolo in Grecia: Ecatombeone, Boedromie, Antesterie ecc. ?
E tra le maglie delle feste in onore del dio Dioniso, il dio del vino, non prendeva forma il teatro, la tragedia, la commedia e il dramma satiresco?
E non possiamo a questo punto esagerare e affermare che, non solamente l’arte, ma anche la scienza è nata dietro i fornelli? Infatti, come le piante medicinali sono diventate decotti, infusi, unguenti?
Chi c’è, dunque, DIETRO AI FORNELLI ?
Persone che sono consapevoli della complessità della storia del cibo, ma vogliono trasformarla in pratiche semplici e relazioni genuine col territorio e con chi ha il desiderio di scoprire e capire i sapori e gli odori dei tanti universi che convivono in un territorio.
DIETRO AI FORNELLI trovate Andrea, uno chef, meglio, una guida capace di ripercorrere sentieri già battuti ma, soprattutto capace di esplorare sentieri nuovi, aperti sulle straordinarie praterie del gusto, cioè della poesia.
ANDREA A “CUOCHI E FIAMME”
DOCUMENTI UTILI
QUALCOSA SU DI NOI…
DIETRO AI FORNELLI è una scuola di cucina a Lecce dove poter apprendere varie tecniche di cucina, da quelle base alla magia della pasta fresca, da quelle per cucinare al meglio il pesce all’arte del sushi, per finire con i corsi dove approfondire i segreti del cibo estero, dalla cucina spagnola a quella più esotica del sud-est asiatico.
DIETRO AI FORNELLI nasce come luogo, non un semplice luogo fisico, ma come immagine e idea, quelle immagini o idee che fanno venire in mente una storia, l’inizio di una storia, con personaggi, trame, eventi, racconti, colori e lieti fini.
Nella nostra cultura non è difficile creare luoghi o idee, il difficile è dargli anima, cuore, vita. L’amore, l’amore per la nostra cultura genera cultura, quel genere di cultura che resiste alle generazioni, alla storia e al tempo, un tempo che non è nostro, ma di tutti, in quel tempo le persone che partecipano alla storia dedicano la loro vita e creano, creano sapori e saperi, come una grande pentola che ribolle a fuoco lento per un tempo alle volte interminabile.
I suoi fondatori hanno immaginato la realtà DIETRO AI FORNELLI come un luogo familiare, una cucina, in uno spazio adeguato alla persona, colorato e accogliente. In questo spazio verranno organizzate tutta una serie di attività inerenti alla cultura culinaria, al cibo e a tutto ciò che possibilmente si potrebbe “mettere a tavola”.
Il logo è stato ideato da un noto designer sloveno, Martin Petric, una sera a cena (ovviamente), davanti ad un bellissimo e saporitissimo piatto di pesce, un ottimo vino pugliese, gli amici e la famiglia di sempre, è nato quel disegno, matita e foglio bianco, semplice, delicato, incredibilmente sofisticato. Un semplice cassetto di una normalissima cucina, in cui si nascondono utensili e arnesi, custoditi gelosamente e che all’occorrenza creano, come fa un musicista con le sue mani sui tasti si un pianoforte, magia, arte e storia.
Quella sera a cena c’era anche il “sognatore”, il fantasista, lo chef, l’artista.
Andrea ha un dono e ha deciso di condividerlo, lui non cucina, lui crea. Lui sa esattamente come debbano accostarsi i sapori, i colori e i saperi della cucina. Lui ti insegna con grande pazienza a scegliere i giusti ingredienti, a pulirli, a coccolarli, a mescolarli, disegna con te il pensiero di ciò che la tua mente sta immaginando. Ti guida in un viaggio che non ha un nome, quello lo sceglie il viaggiatore, lui ti insegna una strada e tu in qualunque momento potrai ripercorrerla e cambiargli colore, destinazione e compagnia.